Settembre 26

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Come insorge il Disturbo Ossessivo Compulsivo e perché non se ne va?

Molte persone affette da questo disturbo che ho conosciuto nel corso della mia esperienza clinica vorrebbero trovare delle risposte a domande come “perché proprio io ho sviluppato ossessioni e compulsioni? Perché proprio di questo tipo?

Se si trattasse di una semplice influenza o di un raffreddore la risposta sarebbe molto semplice ” è un virus” e tutti sarebbero d’accordo probabilmente!

Qualcuno molto pignolo potrebbe affermare “no sarebbe troppo semplice si tratta di un virus ma il contagio l’ho avuto da un mio amico, dal mio collega di lavoro, ad una festa di compleanno”.. oppure: ”la causa della mia influenza potrebbe essere un virus in combinazione con una situazione che mi ha esposto al rischio del contagio, e se le mie difese immunitarie fossero state in ordine, non mi sarei contagiato/a alla festa per esempio..”.

 Soffrire di un disturbo compulsivo e’ una faccenda decisamente più complicata perché provare a cercare le cause non porta tanto lontano. Non so se ti sei mai ritrovato a farti queste domande ma sono sicura che avrai tentato senza un’efficace soluzione o meglio, senza trovare adeguate risposte.

Un esercizio per capire perché il Doc è entrato nella tua vita

Per questo motivo ho pensato di condividere in questo articolo un esercizio di immaginazione che aiuta spesso le persone ad individuare quali fattori hanno contribuito a far sviluppare il disturbo ossessivo nella loro vita.

Immagina di paragonare la presenza del Doc nella tua vita con la costruzione di una casa: la casa sei tu, il Doc è un’ospite che è indesiderato ma si trova molto bene nella tua casa (cioè nella tua vita).

Una casa, come la tua vita, ha molte caratteristiche che la rendono diversa dalle altre: materiali, il tipo di arredamento, i colori etc…Immagina di chiamare gli aspetti di questa casa cioè le caratteristiche che rendono la tua vita diversa (ed unica) rispetto a quella di altre persone “fattori di rischio”.

Questi fattori fanno in modo che il Doc, l’ospite indesiderato, si trasferisca con più probabilità e facilità nella tua abitazione, cioè nella tua vita.

Ti invito a prestare attenzione ai diversi elementi della costruzione della casa cioè ai tratti specifici della tua vita che giocano un ruolo importante nell’ arrivo del DOC nella tua vita.

Il doc nella vita di una persona

Cerca di rappresentarti la seguente situazione…

Un giorno, il disturbo ossessivo compulsivo di controllo inizia a trovarsi molto bene nella vita di una persona, che chiameremo Lucia.

Lucia è una donna sposata, di 45 anni, moglie e madre di 2 ragazzi, molto attenta e precisa, soprattutto nella gestione dell’ordine e della pulizia della casa. Il Doc ha trovato molto “comoda” la vita della signora Lucia perché già prima del suo arrivo è sempre stata attenta a mantenere tutto in ordine, dagli aspetti del suo lavoro a quelli della sua famiglia.

Così le ossessioni, senza che Lucia se ne accorga da subito, hanno iniziato a dare ordini a Lucia su come dovevano essere fatte certe cose.

Se il Doc ordina qualcosa a Lucia, lei obbedisce!

Se non pulisci per 10 volte il pavimento della cucina, arriveranno dei germi a contaminare la casa..se non controlli e lavi per 3 volte di fila i vestiti, non saranno mai disinfettati e potresti contrarre una grave malattia.. se i tuoi figli si ammalano, è per colpa tua, perché non hai pulito abbastanza bene ogni angolo della casa.

Sempre di più, con il passare dei giorni, Lucia inizia a rendersi conto di queste “voci” che invadono il suo pensiero e le mettono così paura che non può fare altrimenti, non può NON obbedire.

La sua vita diventa sempre più controllata dal Doc, che invece, si trova sempre meglio nella casa di Lucia, cioè nella sua vita, proprio perché più Lucia obbedisce, più le ossessioni crescono e diventano forti.

Un bel giorno dopo essersi decisa ad uscire da questa vita fatta di controllo, di ansia, ma anche di tanti sensi di colpa e paura per la vita della sua famiglia, Lucia decide di intraprendere una terapia psicologica di approccio cognitivo comportamentale.

Ne uscirà rinforzata e con molti strumenti per la gestione delle ossessioni nella sia vita. Più Lucia impara a gestire le ossessioni, più la sua vita, la casa insomma diventa poco comoda per il Doc, che gradualmente decide di andarsene.

La tua vita come una casa ed il Doc l’ospite indesiderato

Alla luce di tutto ciò che ho scritto sopra, immagina la vita di Lucia (come abbiamo visto è una persona con un disturbo ossessivo compulsivo) come una casa, e il disturbo come un’ospite che trova più o meno agiata la vita all’interno di quella stessa casa, un ospite però indesiderato da Lucia.

Prova a riflettere a quanto scrivo di seguito, e cerca di immaginare le stesse risposte per la tua vita:

  • Quali sono i fattori, le variabili, le caratteristiche che fanno in modo che il disturbo si possa trasferire tranquillamente in una casa ? (ad esempio Lucia è una casalinga da sempre attenta alla pulizia).
  • Perché il disturbo ossessivo non se ne va anche quando non è il benvenuto? (anche quando Lucia inizia ad accorgersi delle ossessioni nella sua testa NON riesce a non obbedire).
  • Perché non sparisce così come è venuto? (Lucia si accorge che le ossessioni stanno condizionando la sua vita ma non riesce a non ascoltarle, perché se non esegue gli ordini del Doc le conseguenze sono troppo spaventose).
  • Quali sono elementi che chiameremo “protettivi” che, come uno scudo che ci ripara dalle ossessioni, possiamo imparare a sviluppare e riconoscere per liberarci del doc? (Lucia è una persona con molte passioni: i figli, lo sport, la musica.. si rende conto che da quando ascolta le ossessioni non ha più tempo per niente altro che non sia pulire. La voglia di vivere di nuovo le sue passioni, la spingono a rivolgersi ad uno Psicologo per farsi aiutare).

 Ti invito a pensare alla TUA vita immaginando la tua esistenza come quella casa che è stata costruita con alcuni materiali, mobili, stanze fatte in un certo modo, che  è strutturata in una maniera tale da rendere facile, bella  la convivenza o meglio il soggiorno del disturbo ossessivo al suo interno, cioè nella TUA vita.

Affitto pagato dal disturbo ossessivo: quali vantaggi e svantaggi porta il Doc per essere nella tua vita?

Se uno si vuole liberare dal doc inteso come “sgradevoli inquilino” è molto importante riuscire a scoprire quale sia l’affitto pagato dal DOC: quale costo devo pagare se il doc abita in casa mia?

Per fare questo tipo di riflessione ti invito a distinguere tra l’affitto (che sono i vantaggi) collegato direttamente al disturbo e l’affitto (svantaggi) che ha invece a che fare con i costi che la  persona è costretta a pagare nella sua vita per il fatto che si mantengono le ossessioni.

Rifletti

  • Lucia per esempio avrà meno probabilità di contagiarsi con virus e batteri vista l’attenzione per la pulizia che la caratterizza come persona
  • Con l’avanzare del tempo, più le ossessioni si insinuano nella sua vita e più Lucia perde il tempo nelle sue giornate da dedicare alle sue passioni, che non pratica più, pulisce e basta.

Alcuni esempi di affitto collegato con il DOC:

  • Diminuisce il rischio di catastrofi come un incendio, un’inondazione o altri disastri che possono accadere nella vita quotidiana addirittura li può impedire!
  • Riduce il rischio di ammalarsi di una grave malattia;
  • Riduce il rischio di essere colpevoli di aver provocato a qualcuno una grave malattia;
  • Riduce i rischi di errori e di perdite;
  • Rafforza la fiducia in se’ stessi e nella propria efficacia grazie rituali che assicurano una sorte favorevole;
  • Garantisce un sentimento di gioia e soddisfazione quando tutto risplende come uno specchio in perfetto ordine e pulitissimo.

Prova invece a pensare “all’affitto” collegato con la persona affetta da ossessioni e compulsioni e la sua situazione di vita

  • Allontana il pensiero dai sentimenti di solitudine, o da altri sentimenti spiacevoli (mi sento occupato, eseguo gli ordini delle ossessioni, non entro in contatto con la solitudine);
  • Rappresenta un sostituto del lavoro, anzi una sorta di “terapia occupazionali autogestita” per affrontare il sentimento di vuoto o di noia;
  •  Difende il soggetto di fronte a conflitti familiari;
  • Devia l’attenzione dal ricordo di esperienze dolorose (penso alle ossessioni ed alle compulsioni, non al mio passato);
  • In quelle persone che si sentono in colpa per qualcosa rappresenta una punizione (Ho sbagliato, è giusto che io paghi);
  •  E’ una difesa contro chi ti disprezza o ti vuole aggredire;
  • Aiuta a resistere ai desideri e passioni vissute come eccessi (secondo i miei valori sono esagerato-a nel desiderare sempre tante cose).

Inizia a scacciare il Doc dalla tua vita!

Come vedi ci sono molti tipi di vantaggi! Forse sei riuscito/a ad identificare i possibili regali che il disturbo ossessivo compulsivo viene a portare, oppure no.

E’ importante anche per te, se soffri di DOC, scoprire che tipo di vantaggi ricevi dall’avere le ossessioni: perché questi vantaggi ci danno un’indicazione su dove si impone un cambiamento, la direzione da intraprendere per migliorare e cercare di scacciare il DOC.

Alcuni cambiamenti sono più facili, altri invece più difficili. Alcuni si possono attuare da soli, altri invece richiedono un sostegno terapeutico, un aiuto di tipo professionale specializzato.

Spesso si trovano differenti fattori di rischio in diversi ambiti che affronteremo in un altro articolo (per esempio l’ereditarietà genetica e psicologica, l’educazione ricevuta sin da piccoli, eventi di vita sfavorevoli e complicati, la struttura di personalità, certe condizioni di vita sfavorevoli prima di ammalarsi, certi fattori biologici).

 I fattori di rischio si trovano in combinazioni diverse nelle diverse persone e nelle nostre vite, l’importante è riuscire a scoprire quali sono!

Dopo aver completato la tabella dei vantaggi e degli svantaggi delle ossessioni nella tua vita, sarai pronto per riflettere sui tuoi fattori di protezione e difesa che sono arma preziosa per mobilitare le forze indispensabili per resistere al DOC!

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